Nella mattinata è stato presentato Antonio Cinelli, neo centrocampista biancorosso a disposizione di mister Serena. Per lui si tratta di un ritorno avendo già vestito la maglia biancorossa dal 2013 al 2016.
“L’attesa è finita. Tornando mi porto dietro un bagaglio di esperienza maggiore. In questo periodo ho ricoperto tutti i ruoli a centrocampo, come mezzala nel centrocampo a 3, a Novara ho giocato in un centrocampo a 2, a Cesena sia davanti alla difesa che come trequartista. Sono un incontrista, cerco di dare equilibrio alla squadra. Quando andai via da Vicenza? Nel primo periodo preferii non parlarne, è stato difficile lasciare Vicenza, chi mi conosce sa quanto è stata dura, è stata la cosa più difficile della mia carriera. Non voglio criticare quella gestione societaria, purtroppo però la società prese delle scelte non puntando su di me e di conseguenza io dovetti compiere una scelta.
Ora avevo bisogno di una ripartenza, alla mia età scendere di categoria è un passo importante, ma ho fatto una scelta di cuore e di vita. Vorrei rivivere certe emozioni che solo qui ho vissuto. Ho cercato io per primo la società, già solo pensando a Vicenza ho riassaporato le stesse emozioni che ora voglio trasformare in energia in campo. Vedere così tanto affetto nei miei confronti da parte dei tifosi mi ha fatto piacere: foto, ricordi, momenti belli in cui mi hanno taggato nei social, tutto ha inciso nel mio ritorno.
Il gruppo? E’ solido, formato da bravi ragazzi che si conoscono. Vogliamo compiere un percorso importante. Con De Falco ho giocato a Sassuolo, con Mantovani a Novara e poi qui ritrovo Giacomelli e Davide Bianchi. Giacomelli? L’ho ritrovato cambiato, con molti tatuaggi in più (ride, ndr), ora lavora molto sul fisico anche in palestra, è stato bravo ad andare avanti migliorandosi. Lui ci mette sempre l’anima in campo. Ha una forte passione.
Che campionato trovo? E’ un campionato equilibrato e difficile, più della Serie B. Occorre entrare in campo sempre motivati e senza cali di concentrazione, anche nei campi con meno spettatori, dove magari è più difficile trovare gli stimoli. Il valore di una squadra però lo dà anche la classifica e noi dobbiamo metterci maggiore cattiveria. Questa squadra ha dimostrato di poter disputare un buon campionato, al di là delle difficoltà maturate nell’ultimo periodo.
Come mi sento? Sto bene, questo mese mi è servito tantissimo per integrarmi. A livello atletico non ho un deficit importante, dovrò solo recuperare un po’ le distanze in campo. Sto bene fisicamente e voglio dimostrarlo”.
E’ un campionato equilibrato e difficile, più della Serie B. Occorre entrare in campo sempre motivati e senza cali di concentrazione, anche nei campi con meno spettatori, dove magari è più difficile trovare gli stimoli.