Mister Di Carlo ha risposto in videoconferenza alle domande dei giornalisti, alla vigilia della sfida contro il Cittadella.

Di Carlo: “Momento complicato? È un momento complicato perché ci sono tante partite da disputare. Tutti i giocatori che hanno avuto il Covid hanno bisogno ancora di tempo per riprendere la condizione fisica. Nelle scelte bisogna guardare all’oggi, a chi sta meglio, però il cuore, l’identità di gioco e la voglia di essere protagonisti ci sono. Ci sono giocatori che si mettono a disposizione nonostante le difficoltà. È arrivata una vittoria importantissima con un grande sacrificio che ha dato continuità e consapevolezza, finalmente siamo riusciti a valorizzare con dei punticini, quei pareggi che abbiamo ottenuto.

Il saluto a Paolo Rossi è stato una forza in più per scendere in campo? Paolo lo porteremo sempre con noi nel nostro cuore, parlo per me come allenatore del Vicenza, come tifoso e come amico di Paolo.

Chi recuperiamo per domani? Abbiamo ancora un po’ di tempo per capire. Recupero Bruscagin e Longo. Perdiamo Dalmonte e Gori squalificati. Non recuperiamo Pasini, Nalini, Vandeputte e Ierardi che sta iniziando ad allenarsi un po’ con noi, ma ci vuole ancora tempo. Beruatto non ci sarà.

Jallow confermato? Jallow è stato uno dei primi a prendere il Covid, sta meglio, erano due settimane che si allenava bene. Lo abbiamo aiutato nel lavoro di recupero del ginocchio. Sono contento di averlo schierato perché abbiamo visto le sue qualità, ha fatto assist e gol. Se oggi mi dice che sta bene è un giocatore che può essere messo in campo. Qualche cambio ci sarà di sicuro. Decideremo domani la formazione. Se stanno bene possono giocare sia Jallow che Meggiorini, ma anche Marotta e tutti gli altri. Mi prendo tempo ancora del tempo per fare la formazione.

Nalini e Vandeputte? Per Jari abbiamo deciso di intraprendere un percorso in quanto si tratta di un inizio di pubalgia per recuperarlo al meglio, abbiamo deciso di sfiammare la parte e vedremo quando passa il dolore. Ringrazio lo staff medico, il dottor Ragazzi, il dottor Ave e tutti i fisioterapisti per il lavoro che stanno facendo. Da quando abbiamo preso il Covid lo staff sta facendo un grandissimo lavoro e sono dei grandi professionisti. Stanno lavorando tutti forte. Anche per Nalini vogliamo andare con i piedi di piombo anche perché è già capitato che avesse ricadute, quindi quando starà bene lo metteremo in campo.

Perina confermato? Abbiamo due portieri bravi, Matteo ha delle caratteristiche e Perina ne ha altre. Sono due portieri affidabili, chiunque giochi io sono tranquillo e sereno. In questo momento sta giocando Perina perché ha preso continuità, questo non significa che Matteo non possa giocare domani o la prossima partita. L’importante è che entrambi sappiano che hanno la mia stima e fiducia.

Il gioco di Venturato? Il Cittadella è una società che dà continuità all’allenatore e al progetto tecnico, cambiando giocatori il progetto rimane lo stesso e ogni anno fanno bene. È una scelta fatta da tempo, per arrivare ai risultati bisogna dare continuità alla gestione tecnica. Il Cittadella è questo, non lo scopriamo oggi, è una squadra con cui si fa fatica a giocare, è cattiva e brava sulle seconde palle. Sono bravi anche a rimanere sempre in partita fino al 95’. Rispettiamo il Cittadella e faccio i complimenti a Venturato per il lavoro svolto. Bisogna andare lì e giocare con concentrazione, attenzione sulle seconde palle e durezza. Chi sarà più bravo a sfruttare gli episodi porterà la partita a casa. Con la vittoria di Pescara abbiamo acquisito ancora più consapevolezza e sicurezza, ma con il Cittadella sarà la partita più ostica che ci poteva capitare in questo momento. Tanti non considerano il Cittadella una grande squadra e se vai lì con questo atteggiamento perdi. Sappiamo anche che ha dei punti deboli, l’obiettivo nostro sarà sfruttarli per portare a casa punti importanti e continuità di risultati.

Su cosa dobbiamo ancora lavorare? Dobbiamo essere più aggressivi a metà campo e in difesa, abbiamo ancora margini di miglioramento. Concediamo ancora degli spazi, dobbiamo cercare di ridurli. Dobbiamo fare quello che sappiamo ed essere un pelino più alti. Quando sei basso e non aggressivo, lo abbiamo visto a Pescara, prendi gol. Abbiamo fatto 16 gol e ne abbiamo presi 16. I gol fatti devono essere valorizzati, perché siamo una squadra offensiva, che gioca. Quando troveremo consapevolezza avremo anche solidità, l’importante è che noi possiamo fare gol e vincere le partite.

Due vittorie arrivate lontano dal Menti? Quest’anno non c’è più casa e trasferta, senza spettatori si è azzerato tutto. Dobbiamo avere la consapevolezza che giocare in casa o fuori è la stessa cosa. In casa non hai più i tifosi che ti danno quella spinta in più, dobbiamo abituarci a questo. Casa o fuori si gioca per vincere. L’importante è che noi non perdiamo la nostra identità e mentalità di gioco. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, fare punti ogni partita. Nelle difficoltà stiamo dimostrando di avere un gruppo forte che ha cuore e che va oltre l’ostacolo e questi sono segnali importantissimi per la nostra squadra e per gli obiettivi che vogliamo raggiungere”.

Condividilo!