Mister Aimo Diana ha incontrato la stampa, in vista della sfida di domani contro l’Albinoleffe, in programma alle ore 20:45, allo stadio Romeo Menti.

”Cosa dico ai tifosi? C’è grande curiosità da parte mia, del mio gruppo e dei calciatori; noi prima di essere allenatori, siamo osservatori. Inizia questo percorso, stamane ho parlato con i ragazzi. Per la partita di domani sono molto emozionato e carico; non vedo l’ora di vedere lo stadio. Ho detto loro che devono essere pronti ad una piazza che viene da annate deludenti che io non posso giudicare ma ciò ci porta ad avere i riflettori addosso, alle aspettative che tutti hanno su di noi, al fatto che ogni squadra che incontreremo ci dirà che siamo i favoriti con i giocatori top. Bisogna essere pronti a questo tipo di giudizi, al fischio per ogni passaggio all’indietro, all’essere responsabili di tutto quando le cose andranno male, al fatto che anche l’allenatore magari verrà messo in discussione certe volte. Se si è pronti a sostenere tutto questo, significa che si sta creando una mentalità giusta, ma li ho visti attenti e svegli. Quello che sarà il campo, lo giudicherà il campo. Il poter infiammare questa piazza deve essere uno stimolo per tutti. Quello che dico ai tifosi è di sostenerci e di vedere se la squadra riesce a dare, sotto il profilo dell’impegno, quello che loro si aspettano. La preparazione mentale, secondo me, in base a quello che ci aspetta quest’anno, deve essere superiore a quella sul campo.

Cosa ti aspetti domani? Bisogna cominciare a far vedere quello che abbiamo cercato di fare. Abbiamo fatto un percorso, non è facile cambiare mentalità, ma i ragazzi lo stanno facendo con gradualità. Ho detto loro di puntare in alto e di alzare il livello, perché se si punta in alto si può comunque raccogliere qualcosa di importante; di avere grande autostima e sostegno e questo l’ho chiesto anche alla mia società, di sostenerci in ogni momento. Vorrei che ognuno si togliesse, compreso l’allenatore, la voglia di vincere la partita per se stesso; si deve vincere di squadra.

Tanti nuovi? Io non direi tanti giocatori nuovi, 7-8; su un gruppo di 25-26 non sono tantissimi. Per quanto riguarda il mercato sarà giudicato dal campo. Si è cercato di fare le cose al meglio. Dobbiamo fabbricare punti e quando ci sono punti in palio, molti giocatori cambiano sia lo sguardo, che la gamba, sono curioso anch’io di avere delle valutazioni più reali.

Perché è partito Cappelletti ed è rimasto De Maio? Sin dall’inizio sia Cappelletti che De Maio erano sul mercato, per motivi diversi, ma lo erano entrambi. Quando si è arrivati alla fine del mercato c’era da fare una scelta e, vista anche l’uscita di Bellich, Cappelletti ha avuto la possibilità di uscire perché era un giocatore che volevamo sostituire, mentre per De Maio, per vari motivi, non si è sviluppata questa opportunità e quindi abbiamo deciso di tenerlo in rosa e recuperarlo. Entrambi i ragazzi si sono comportati in maniera splendida, dandomi sempre la loro disponibilità. La scelta finale è stata mia, perché come caratteristiche mi servivano di più quelle di De Maio, rispetto a quelle di Cappelletti.

Rosa numerosa? E’ un gruppo giusto, anche se chiaramente quando ci sono tutti, siamo in tanti, ma con gli infortuni nel corso della stagione non sarà così, come peraltro ora. Abbiamo dei ragazzi molto giovani che faranno la spola tra la Primavera e la Prima Squadra e abbiamo tre portieri che non mi competono nello svolgimento dell’allenamento, quindi è un numero giusto. Il mercato non ci ha consentito di fare qualche uscita in più e i ragazzi rimasti saranno reintegrati. Ho sempre cercato di avere un atteggiamento positivo con loro, con la possibilità di ritrovarli a settembre.

I ragazzi come stanno? Pasini e Cataldi sono ancora infortunati. Stamattina Mario ha preso un paio di colpi; abbiamo fatto un allenamento intenso ed è in valutazione. Non credo sia niente di importante e grave. Sicuramente non avremo in tutti i giocatori la stessa condizione fisica, qualcuno deve ancora smaltire i carichi, ma sono pronti sotto tutti i punti di vista e cinque cambi aiutano in tal senso.

Pellegrini e Rossi? Sono entrambi pronti, a disposizione. Hanno qualche allenamento in meno rispetto agli altri. Ho le idee chiare su chi voglio far giocare lunedì sera, anche se qualche dubbio me lo porto dietro fino all’ultimo. Ho delle belle opportunità di scelta, ma come le hanno le altre squadre. C’è stato un mercato importante anche da parte delle altre, alcune si sono rinforzate molto. Questo campionato lo vogliono avere molte squadre, non solo noi. Sarà molto competitivo e quindi ci si toglierà punti a vicenda. Sarà un girone complicato, nonostante dicano che sia di un livello più basso, forse i nomi delle squadre sono meno blasonati, ma solitamente chi lo dice è perché ha paura del proprio girone. Anche lo scorso anno sono andate in Serie B due squadre del girone A e sicuramente una non partiva tra le favorite.

Rinnovo Tronchin? La società mi ha subito detto che era un giocatore sul quale puntava e che voleva tenere, ci sarà del tempo per riuscire a convincerlo sotto il profilo contrattuale. Ha qualità ed è attenzionato da squadre di altra categoria, è un ragazzo serio che non ha mai tirato indietro la gamba, si dovrà guadagnare lo spazio sul campo e questo vale per tutti da Ferrari a Ierardi.

Domani parti con un 3-5-2? Non c’è nulla da nascondere, è anche la mia storia e Lopez lo sa benissimo. Io ho un rispetto immenso per gli avversari. Loro secondo me hanno una squadra più forte ed esperta rispetto agli anni passati.

Lopez? Credo sia un allenatore che ha sempre fatto molto bene, con un’impostazione precisa, non a caso le sue squadre sono sempre state difficili da affrontare”.

Condividilo!