E’ stata presentata questa mattina con una conferenza stampa presso lo stadio Romeo Menti, la prima di una serie di iniziative che verranno annunciate nei prossimi mesi per ricordare Paolo Rossi, da parte dell’Amministrazione Comunale di Vicenza e della società LR Vicenza che hanno lavorato in questi mesi, in collaborazione con la moglie Federica Cappelletti e con Alessandro Rossi, il figlio di Paolo.

Stamane la Giunta Comunale ha deliberato l’intitolazione alla sua memoria dell’area antistante l’ingresso principale dello stadio, che prenderà dunque il nome di Largo Paolo Rossi.

Il progetto prevede nei prossimi mesi:

– la pedonalizzazione e modifica della pavimentazione esistente;

– l’abbellimento con aree verdi circostanti e percorsi pedonali;

– il rifacimento della facciata, con il recupero delle ex biglietterie.

La zona del porticato principale, non verrà modificata, in quanto sottoposta a vincolo architettonico.

Cambierà inoltre la sede legale della società LR Vicenza che diventerà quindi Largo Paolo Rossi num. 9, con la numerazione dei civici del Largo che andrà dal numero 1 al numero 13 e porterà il 9 a coincidere con il portone d’ingresso dello stadio e di conseguenza con la sede legale del club che prenderà nome e numero di maglia del campione biancorosso.

Nella parte centrale del Largo troverà posto una statua in bronzo raffigurante Paolo con la maglia della Nazionale, avrà altezza naturale e diventerà così l’elemento caratterizzante dell’area e dell’accesso principale dello stadio, come già avviene in numerosi stadi storici europei.

Sulla parte esterna del muro dello stadio, nella porzione che divide la sede del Centro di Coordinamento Club Biancorossi e LR Store, verrà invece affissa una gigantografica raffigurante Paolo Rossi con la maglia biancorossa.

La progettazione dell’area è stata curata dall’architetto vicentino Riccardo Cestari, di Cestari Architets, studio con base a Londra, esperto in progettazioni nei settori sportivo ed entertainment.

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto erano presenti il Sindaco della Città di Vicenza, Francesco Rucco, il Presidente di LR Vicenza, Stefano Rosso, con il direttore generale Paolo Bedin, Federica Cappelletti e Alessandro Rossi.

Di seguito le loro parole:

Francesco Rucco, Sindaco Città di Vicenza: “E’ iniziato un percorso amministrativo, sportivo e di ricordo, ma soprattutto emozionale. Volevamo ricordare una persona a noi cara, Paolo Rossi, che nel febbraio 2020, poco prima che scoppiasse questa pandemia, era stato nominato nostro cittadino onorario. Lui ha significato tanto per noi, non solo da un punto di vista sportivo ma anche come persona, per tutto quello che ha dato a questa città e per aver portato Vicenza nel mondo. Paolo continuerà ad essere un cittadino onorario a tutti gli effetti. Solitamente dovrebbero trascorrere dieci anni dalla scomparsa della persona, tuttavia Paolo è un personaggio talmente elevato pubblicamente, che otterrà una deroga speciale da parte del Prefetto. Ringrazio la Giunta e il Consiglio Comunale che hanno condiviso questa idea. In futuro la volontà è quella di dedicare il Viale dello Stadio a Giulio Savoini”.

Stefano Rosso, presidente LR Vicenza: “E’ iniziato il percorso del ricordo e questa è la prima di una serie di iniziative che presenteremo. Siamo felici di essere qui con la famiglia di Paolo con cui i rapporti sono ottimi e con la quale siamo in contatto costante. Volevamo onorare il ricordo di una persona che ha dato molto al calcio mondiale ma che ha dato tanto anche a noi come società fin dal nostro arrivo, esponendosi in prima persona perché voleva far parte di questo progetto in cui credeva. Ringraziamo la Città, il Sindaco e la famiglia, proseguiremo sempre nel ricordo di Paolo”.

Paolo Bedin, direttore generale LR Vicenza: “Paolo va ricordato prima ancora come uomo perché era una persona straordinaria. Ha portato Vicenza nel mondo, ha portato questo club a sfiorare uno Scudetto e poi è tornato, grazie alla famiglia Rosso, nel ruolo di consigliere indipendente. Ha ricoperto un ruolo di grande responsabilità nel rilancio del LR Vicenza e l’ha svolto con impegno e con una presenza costante nei consigli di amministrazione, dimostrando una grande disponibilità, serietà, sensibilità e con la semplicità che l’ha sempre distinto”.

Federica Cappelletti: “Tornare a Vicenza è sempre emozionante e fa bene al cuore. Io e Alessandro ci siamo confrontati e questa idea ci è piaciuta molto, in quanto lascia un’impronta importante di Paolo. Ci tengo a ringraziare il Sindaco Rucco, la famiglia Rosso e la società che in questi mesi ci sono stati molto vicini e che, con grande eleganza e dignità, stanno portando avanti queste iniziative legate al suo ricordo. Paolo ha sempre amato profondamente Vicenza e i vicentini, era felice di essere tornato a far parte di questa società, grazie all’avvento della famiglia Rosso. Partecipava attivamente alla vita del club, era rammaricato di non aver potuto prendere parte nei mesi di malattia ai cda, ma fino all’ultimo in ospedale ha seguito le notizie e le partite del Vicenza. Negli ultimi giorni si era sentito con Renzo Rosso il quale l’aveva invitato alla partita di Empoli, Paolo non voleva dire che stava male e quindi gli rispose che forse ci sarebbe voluto un po’ più tempo, ma quando chiuse la telefonata gli scese una lacrima. Paolo era sicuro che Vicenza ci sarebbe sempre stata per lui”.

Alessandro Rossi: “Tornare allo stadio mi commuove, sia per quello che rappresenta questo luogo in sé, sia per la vicinanza delle persone, che non smetterò mai di ringraziare. Stiamo lavorando e lavoreremo sempre per ricordare al meglio mio padre. Voglio ringraziare la famiglia Rosso che ci ha sempre appoggiato dandoci una mano, la società e tutto il team, il Sindaco e tutta la città di Vicenza che ci sostiene da sempre”.

In chiusura una domanda da parte della stampa presente al Presidente Stefano Rosso, sul possibile ritiro della maglia numero 9 biancorossa, il quale ha risposto: “Noi crediamo che la memoria debba continuare a vivere in campo attraverso altri interpreti. Ritirarla non renderebbe onore a quel numero. Un ragazzo deve poter aspirare a indossare quella maglia, se la ritirassimo, toglieremmo un sogno a tutti quei ragazzi. Piuttosto deve essere responsabilizzato chi la indossa, perché deve sapere che quella è la maglia simbolo del Vicenza, la maglia che è stata simbolo di Paolo. Siamo dunque favorevoli al valorizzarla sempre di più e stiamo sviluppando delle idee in merito per legare per sempre quel 9 in campo a Paolo”.

 

 

 

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