Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi, Loris Zonta e Franco Ferrari, al termine della gara di ritorno contro il Crotone.
Mister Vecchi: “Abbiamo fatto una buonissima partita. Sapevamo che non sarebbe stata una gara da sottovalutare e l’abbiamo visto perché il Crotone fino all’ultimo non ha mollato e ha spinto per recuperare. A Crotone eravamo già stati bravi a portare la partita dalla nostra parte e oggi il grande gol di Ferrari ha indirizzato ancora di più la partita. Siamo stati molto bravi nel concedere poco o nulla, abbiamo lottato su tutti i palloni fino all’ultimo momento.
La posizione di Zonta? Abbiamo provato di tutto, tranne la situazione tattica che ha proposto il Crotone stasera, perché è una cosa che non avevano mai fatto. Le 38 partite di campionato, oltre a quelle dell’anno scorso, ci sono servite e, infatti, ci siamo subito adattati. Inoltre, abbiamo la fortuna di avere giocatori come Zonta che possono giocare ruoli diversi e questo ci permette di adeguarci e adattarci agli avversari dal punto di vista difensivo, poi dal punto di vista offensivo abbiamo delle buone frecce.
Giocato da squadra? Sì, anche se avremmo potuto gestirla un po’ meglio nel secondo tempo, invece, tutte le volte che riuscivamo a ribaltare l’azione volevamo andare a concludere, mentre magari alleggerendo con un pò di possesso nell’altra metà campo, avremmo fatto meno fatica. L’impressione è che, a parte le varie ammonizioni e la futura squalifica di Ferrari, i giocatori stiano tutti bene.
Squalifica di Ferrati? Peccato, soprattutto perché a lui non concedono mai nulla, appena si muove lo ammoniscono. Sappiamo che all’interno di sei partite ci può stare qualche squalifica. Vorrà dire che ci sarà nelle prossime.
Sostituzione Ferrari? Gli ammoniti di oggi li ho tolti praticamente subito per evitare di restare in dieci e rischiare ulteriormente, ma per quanto riguarda chi ha preso l’ammonizione, sappiamo che ci può essere il rischio che stiano fuori. Non possiamo fare i conti e non verranno fatti nemmeno dopo, perché abbiamo bisogno di tutti. Ferrari mi è piaciuto quando è entrato, sta bene. Abbiamo lasciato fuori un altro attaccante forte come Morra, ma è la forza delle squadre forti, avere dei giocatori che possono entrar e sostituire chi gioca in modo molto positivo.
Cosa voglio rivedere contro la Ternana? L’atteggiamento difensivo di tutti, l’applicazione e la concentrazione. Poi, come ho detto prima, possiamo essere più bravi nell’alleggerire la pressione degli avversari con qualche palleggio in più nell’altra metà campo, vogliamo sempre andare in modo troppo diretto a fare gol. Abbiamo avuto occasioni importanti ma abbiamo rischiato poco o niente. Dagli attaccanti, ai difensori e al portiere, si sono spesi tutti con scivolate e contrasti per evitare che loro potessero arrivare al tiro facilmente.
Ternana? È un’altra squadra con un organico importante, è rimasta agganciata all’Entella fino all’ultimo, quindi è una squadra forte, con del potenziale. Siamo forti anche noi e, quando si arriva alla fine dei playoff, ci si arriva contro le squadre forti. Nell’altra semifinale penso ci siano le altre due squadre più forti, anche se l’Atalanta sembrava molto in palla e sembrava essere la mina vagante.
Della Morte “sacrificato”? Per il tipo di avversario che avevamo di fronte. All’andata, sapendo che loro avrebbero giocato con un 4-2-3-1, volevamo avere un centrocampo con tre centrocampisti di gamba e forza. Poi, oggi, presentandosi una partita di questo tipo, senza sapere come potevano mettersi in campo, e immaginando potessero cambiare qualcosa, perché dovevano forzare per recuperare la partita, l’abbiamo sacrificato, ma è un giocatore per noi importantissimo e diventerà decisivo nelle prossime.
Come proseguiranno i prossimi giorni di preparazione? Domani mattina allenamento, chi non ha giocato si allena, mentre chi ha giocato fa scarico. Venerdì e sabato prepareremo la partita con la Ternana. Sono playoff in cui si gioca ogni tre giorni, per cui non c’è molto tempo per preparare le gare, perché a volte si fanno anche trasferte lunghe. È importante il bagaglio di esperienze fatte durante la stagione e nell’anno e mezzo in cui sono qui, perché abbiamo visto oggi che siamo in grado di adattarci anche ad un cambio tattico e intelligente come ha fatto il Crotone”.
Zonta: “E’ stata sicuramente una partita durata 180 minuti, abbiamo fatto un’ottima prova lì da loro e anche oggi siamo partiti con la stessa mentalità e con lo stesso approccio che abbiamo avuto in trasferta. Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo, nel quale abbiamo sbloccato la partita e da lì è stata più facile. Abbiamo potuto anche recuperare un po’ di energie, abbassarci e far sfogare il loro impeto.
In avvio ero due metri più avanti rispetto a Ronaldo e Carraro? Sapevamo che se si fossero messi a tre in mezzo al campo con il vertice basso, io sarei stato la mezzala deputata andare a prendere il vertice basso, quindi ad un certo punto ero quasi una prima punta. Facevo da spola tra il mediano e il centrale loro. Comunque sono tutte cose tattiche che proviamo in allenamento per aggredire meglio ed è andata bene, perché siamo riusciti a recuperare tanti palloni in questo modo.
Gioco in tutti i ruoli? Diciamo che è la zona che preferisco, poi ovviamente i vari compiti difensivi cambiano da partita a partita e, quello che ci chiede il mister, cerco di metterlo in campo.
Mie occasioni? Sicuramente quando arrivi da dietro, magari non arrivi lucidissimo a volte, quindi c’è stata un’occasione dove ho masticato un po’ il tiro e forse potevo fare meglio. Però già arrivarci con continuità è un buon segnale, vuol dire che che siamo vicini e prima o poi il gol arriverà.
Ternana? E’ una squadra forte e con giocatori di esperienza, è arrivata seconda nel proprio girone. Ha avuto qualche difficoltà nel finale, però dovremmo stare attenti e prepararla bene, come abbiamo preparato il Crotone e mettere in campo quelle che sono le nostre armi.
Svantaggio nel giocare il ritorno fuori? Noi, anche quando andiamo fuori casa, abbiamo un seguito importante, quindi non credo sarà un problema. Sicuramente la prima partita al “Menti” dovremo darci dentro, per cercare di acquisire un buon vantaggio e poi giocare comunque la partita fuori casa. Sappiamo che abbiamo al seguito tantissimi tifosi che ci sostengono e sono la nostra arma più”.
Ferrari: “Grande goal, sono contentissimo, ma più che altro voglio sottolineare che non è il mio goal ma è merito del lavoro che stiamo facendo. Abbiamo fatto due partite di sostanza, qualità ma anche di tanta corsa, si sono sacrificati in tanti, quindi sono contento per il goal ma soprattutto di passare il turno e vedere un bel Vicenza che era quello ci meritavamo tutti.
Goal che ha permesso di giocare con facilità? Più che altro, anche se avevamo fatto bene da loro, non era detto che fosse lo stesso qui. Siamo passati in vantaggio, ci siamo sacrificati tanto, abbiamo corso tanto, ma loro hanno giocatori di qualità. Abbiamo uno staff molto preparato che ci aiuta al massimo, abbiamo visto tanti loro video, quindi eravamo tranquilli.
L’esultanza con la scarpa stile cornetta del telefono? D’ora in poi sarà la mia esultanza.
Nota dolente l’ammonizione? Io ti giuro, non so che fare. Ho parlato con l’arbitro, ma non hanno fatto nemmeno un contrasto in 60 minuti, in uno che apro le braccia per coprirmi, mi ammonisce. E’ una roba strana, però dispiace perché almeno se avessi fatto un contrasto più forte, avrebbe avuto senso.
Graffio in volto? Ho ricevuto un calcio in faccia in rovesciata, se lo avessi fatto io, avrei preso tre giornate di squalifica. Questa è la differenza.
Semifinale carichi? Si è creata una bella cosa già dall’anno scorso. E penso che avere così tanta gente che ci supporta, anche quando le cose sono andate male, per noi è tanto. Penso che si sia visto oggi che la squadra sta dando tutto quello che può e fa sempre il massimo sia in casa che in trasferta.
Secondo gol consecutivo, momento è buono? Come dico sempre, abbiamo uno staff eccezionale, tutti dal nutrizionista ai prof, mi hanno permesso di raggiungere il mio miglior livello. L’ho trovato nel tempo e anche con un po’ di sforzo da parte di tutti, mi sento bene, quindi sono contento di dare il mio contributo alla squadra, sia giocando dall’inizio che entrando dopo”.