Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi, Nicola Rauti e Marco Carraro, al termine della gara contro il Lecco.
Mister Vecchi: “Sono contentissimo dei tre punti. È stata una partita complicata, lo sapevamo perché il Lecco ha giocatori di esperienza, anche di categoria superiore. Non siamo stati precisissimi, abbiamo sbagliato qualcosa di troppo, nel primo tempo siamo arrivati due volte davanti alla porta con solo il portiere da superare e siamo stati imprecisi, poi il rigore sbagliato clamorosamente. Sulla vittoria non ci sono dubbi, sul merito neanche. Quando una squadra come la nostra dà l’anima e poi esulta sotto la curva, riesce a ripagare le fatiche che i ragazzi fanno in settimana e che poi mettono in campo fino al 95esimo. Di gare facili non ce ne sono, è stata una gara faticosa, anche perché abbiamo fatto qualche errore di troppo tecnico che solitamente non commettiamo.
L’attacco? Sono stati tutti molto dinamici e mobili, anche chi è entrato. Matteo quando lo abbiamo spostato largo sulla destra è diventato pericoloso, mentre nei primi venti minuti ha fatto fatica a trovare spazio. Rauti ha fatto un’ottima gara, nel primo tempo è stato trascinante. Da Zamparo mi aspettavo di più? Il rigore, perché poi lui è un generoso, la gara dal punto di vista dell’agonismo la fa sempre, dal punto di vista tecnico a volte non è stato pulito ma è andato alla conclusione un paio di volte, contro una difesa che lo scorso anno giocava in Serie B.
Rigoristi? Sono Zamparo e Morra. Altri li calciano bene, ma sono loro due quelli deputati a calciarli.
Zonta esterno? Volevamo fare quello che poi abbiamo fatto nel secondo tempo, con lui in mezzo al campo e Della Morte largo a destra. Lui ci poteva dare la possibilità di cambiare assetto, senza cambiare giocatori. Loris può fare questo ruolo, in mezzo al campo Della Latta e Carraro mi davano comunque garanzie. Quando Loris ha cambiato posizione, il nostro gioco è stato più predominante.
Lecco? Ce li aspettavamo in campo con un altro modulo, avevamo preparato la partita in due modi per questo motivo. All’inizio ci tenevano troppo dietro con la nostra linea difensiva, nel momento in cui abbiamo cambiato assetto, giocando quasi a quattro, abbiamo avuto il predominio.
Costa? Oggi è entrato in campo con lo scotch. Lui ha voluto giocare a tutti i costi, aveva un problema pesante alla schiena. Ha fatto, ancora una volta, una gran gara in fase difensiva. In fase di spinta ha messo un paio di palloni buoni. Era in dubbio fino al riscaldamento.
Tante ammonizioni? A noi sinceramente sembra anche un po’ troppo quello che si vede qua. A noi ammoniscono anche dicendo avete fatto tre o quattro falli consecutivi. Gli altri fanno più falli di noi. Qualche ammonizione probabilmente ci poteva stare, mentre alcune sono esagerate, anche in confronto a loro.
Difficoltà mentale di entrare in campo a meno dieci? Dobbiamo sforzarci nel non pensare a questo. Mantenendo questa media punti, andiamo ben oltre gli 80 punti. La squadra deve essere orgogliosa del percorso che sta facendo, chiaro che il nostro obiettivo sappiamo qual è e ci si pensa. Scendere in campo con questo atteggiamento, alla ricerca della vittoria, è un segnale molto importante. Dobbiamo stargli addosso e approfittare dei momenti di calo”.
Rauti: “Nel secondo tempo probabilmente c’era da alzare un po’ di più la pressione, loro stavano un pochino più bassi rispetto al primo e facevamo fatica a scardinarli e nel cercare di creare occasioni. Probabilmente per le occasioni che abbiamo creato, avremmo dovuto fare un po’ meglio, noi davanti lo sappiamo, stiamo lavorando. Quando sai che devi vincere a tutti i costi, ti si crea un po’ di pressione inconscia, che porta a sbagliare delle cose più semplici. Però immagino che sappiate quanto è stato bello vincere lo stesso in questa maniera, perché anche se l’abbiamo vinta con sofferenza, ci ha dato sicuramente tanto a livello morale, i tifosi giustamente volevano quello e noi pure. Cerchiamo di scendere in campo sempre per vincere, dopo il pareggio con il Novara, dove avremmo comunque potuto fare meglio, vincere qui in casa ci dà quella forza per continuare con decisione.
Tanto dispendio da parte mia? Io cerco di aiutare, ma tutti quanti, anche Luca, abbiamo cercato di aiutare tornando indietro, nel primo tempo loro tatticamente c’avevano messo po’ in difficoltà per un modo di giocare che ci liberava sempre i terzini, noi abbiamo trovato subito un accorgimento dentro da soli in campo con l’aiuto del mister e infatti poi le corse più lunghe sono venute meno e ci siamo messi meglio, abbiamo trovato la quadra per riuscire a prenderli alti ed essere aggressivi com’è il nostro solito.
Difficoltò nel concretizzare? Molta della responsabilità è nostra perché comunque io oggi un’occasione l’ho avuta, Luca l’ha avuta, ne abbiamo avute di occasioni. Se la gara la sblocchiamo, poi può succedere che vada a finire come con l’Atalanta, se invece facciamo fatica a sbloccarla, le altre squadre si galvanizzano, perché per loro venire in questo stadio e prendere un punto, è come aver vinto la partita, mentre per noi diventa una sconfitta. Quindi diventa difficile perché poi si chiudono molto e forse sbloccare la partita il più velocemente possibile potrebbe far diventare la partita più semplice. Il Lecco è una squadra di livello e sapevamo che non sarebbe stata una partita facile.
La rete? E’ stato veramente bello far goal sotto la curva, ci ha dato veramente una spinta a tutti e ne avevamo veramente bisogno, poi mi spiace veramente tanto per Zamparo perché non ha mai sbagliato un atteggiamento, per me è un esempio, si vedeva quanto c’era rimasto male nell’aver sbagliato il rigore, però sono cose che purtroppo nel calcio capitano. Ma è stato un bel segnale vedere che subito dopo quel rigore, abbiamo fatto comunque di tutto per vincerla e poi ci siamo riusciti.
Pressione del dover vincere? Sappiamo che dobbiamo guardare solo noi stessi, è una cosa che si dice ma è realmente così. Dobbiamo crescere noi come squadra, come individualità ma anche come collettivo, perché se tutti diamo sempre il 100%, le prestazioni possono diventare più “semplici”, anche se in Serie C di semplice c’è poco. In questo momento sappiamo che c’è una squadra che sta facendo veramente bene, però sappiamo che dobbiamo stare dietro loro pronti, non ci nascondiamo e continuiamo a puntare al primo posto e sappiamo che possiamo farcela perché sappiamo di essere forti”.
Carraro: “Un altro goal da tre punti dopo Crema? Sono contentissimo di essere stato utile alla squadra, cerco di dare sempre il massimo, come lo danno tutti. Anche oggi non era facile portare a casa la partita, però ci abbiamo creduto fino alla fine e siamo stati premiati.
Il goal? Sono andato sulla seconda palla, l’ho stoppata in avanti e ho calciato. Sono stato anche un po’ fortunato, perché c’era tanta gente davanti e il portiere l’ha vista partire all’ultimo. Dedica? A mio zio che è mancato da poco.
La rotazione delle coppie a centrocampo? La viviamo bene, perché sappiamo che possiamo essere tutti utili e interscambiarci senza alcun problema. C’è bisogno di tutti e chi gioca dà sempre tutto.
Qualche passaggio sbagliato? Abbiamo sbagliato un po’ a livello tecnico, un po’ più del solito, magari c’era un po’ meno tranquillità. Non è facile giocare con il meno dieci in classifica. Sappiamo che dobbiamo pensare a noi e fare la nostra partita, però bisogna stare lì attaccati, senza perdere altro terreno, anche se sappiamo che il campionato è ancora lungo. Il Lecco è una buona squadra, che ha cambiato allenatore da pochi giorni e ha cambiato anche modo di giocare, è stata una partita difficile e per questo è stata una vittoria importante di squadra”.