Le parole di mister Domenico Di Carlo, Luca Rigoni ed Emanuele Padella, al termine della sfida contro la Reggina.

Di Carlo: “Due goal a freddo? Questo è il calcio, va giocato dal 1’ al 95’, abbiamo iniziato non bene perché abbiamo regalato due goal e quando è così è difficile recuperarla. Anche se l’impegno c’è stato, abbiamo provato a giocare, a sfondare sugli esterni, centralmente, dovevamo ritrovare probabilmente quello che era il goal per riaprire la partita, non ci siamo riusciti e nel secondo tempo il terzo goal, regalato dalla squadra, ha consentito alla Reggina di portare a casa tre punti. Loro adesso giocheranno per i playoff e noi abbiamo capito che dobbiamo giocare per la salvezza. Questa sconfitta deve essere un campanello d’allarme perché occorre mantenere alta la concentrazione perché ci mancano ancora quei 4-5 punti per arrivare alla salvezza. Mancanza di concentrazione nei primi minuti? Sul calcio d’angolo mi sembra l’abbia lisciata sul palo Da Riva, però non è questione di un singolo giocatore, la concentrazione deve essere alta dal 1’. Oggi la Reggina ha sfruttato al meglio gli errori nostri mentre noi nelle stesse occasioni non abbiamo fatto goal, sbagliando anche un rigore, potevamo anche provare a recuperarla, ma se non la riapri è giusto che poi finisca 3-0. Prendere 2 gol dopo 6 minuti e provare a recuperare, non è semplice per nessuna squadra, però fino al 3-0 siamo stati sempre in partita, perché ci siamo proposti, abbiamo creato delle situazioni con Nalini e con Gori. Il calcio è fatto di concretezza e noi oggi non siamo stati concreti davanti e vista come è finita la partita, saremmo potuti restare qui un’altra partita intera, senza segnare perché comunque abbiamo avuto delle occasioni. Senza piangerci addosso, senza fare tanto rumore, rimettiamoci a posto e cerchiamo di capire che dobbiamo salvarci e per farlo c’è bisogno di impegno ma ci vuole anche una concentrazione completamente diversa da quella avuta sia ad Ascoli che oggi. Nalini? Ha avuto un po’ di mal di schiena in questi ultimi due giorni, quindi onde evitare che potesse peggiorare la situazione ho preferito cambiarlo perché è un giocatore importante per noi e sappiamo la sua storia, non abbiamo voluto rischiare niente. Giacomelli? Che devo dire, Stefano è così. Fa dei gran goal, anche su rigore, ma poi questo è il secondo che sbaglia allo stesso modo. Mi scoccia solo che secondo me quando va a calciare il rigore occorre prendere l’angolino, mentre oggi poteva fare meglio perché poteva almeno provare a prendere l’angolino. È stato bravo il portiere che l’ha intuita e l’ha parata. Questo non lo deve fermare come non deve fermare la squadra, sono errori che si fanno, bisogna metterli via, reagire e ripartire. Cosa insegnano queste due sconfitte? Insegnano che bisogna rimanere con la testa attaccata, umili, compatti, concentrati perché il campionato è lungo, ha sempre dei risvolti e noi dobbiamo essere bravi adesso a mettere a posto l’entusiasmo, la fiducia e a mettere in gara più concentrazione per arrivare ai nostri obiettivi. Cosa mi fa arrabbiare di questa gara? La concentrazione. Questo mi fa arrabbiare perché una squadra che vuole fare punti deve essere concentrata fino al 95’ mentre oggi non siamo stati concentrati per 10’ in una partita. Però in 10’, abbiamo subito 3 tiri in porta e 3 goal. La qualità degli altri è questa, sappiamo che il nostro obiettivo è la salvezza, abbiamo 41 punti, dobbiamo provare a salvarci il prima possibile però sappiamo che la Serie B è questa, ci sono momenti e periodi e questo è il momento in cui bisogna stringersi, stare uniti e provare a fare in queste partite quei 4-5 punti che mancano per salvarsi. Non penso che la reazione non ci sia stata perché comunque abbiamo giocato fino al 95’ nonostante fossimo sotto 3-0. Il rigore conquistato, anche se sbagliato, le occasioni e i cross nel secondo tempo, però se non segni nel calcio, non puoi fare chiacchere. Abbiamo giocato, siamo stati molto volitivi, con tanta volontà, ma poca concretezza per riaprire la partita. Nessuno voleva questa sconfitta ma è arrivata e guardiamo alla realtà che bisogna salvarsi e andiamo in campo con una concentrazione diversa da Ascoli e oggi. Sabato obbligatorio fare punti? Io penso che sia obbligatorio fare punti con tutti. Non solo con il Lecce. La questione è che bisogna fare 4-5 punti per salvarci. Dovunque li troviamo. Se sarà in casa bene. C’è il Lecce, è forte e vuole andare in Serie A, ma noi dobbiamo salvarci. Le motivazioni devono essere le stesse, la concentrazione però deve essere maggiore perché incontriamo una squadra di spessore alto, non dobbiamo avere paura di giocare per vincere perché questo non fa parte del nostro dna. Oggi la concentrazione ci ha fatto fare una partita completamente diversa da quella che avevamo preparato”.

Rigoni: “Vediamo un 3-0, bisogna essere obiettivi quindi è una brutta sconfitta però la squadra non si è rilassata, siamo in linea coi nostri programmi, dobbiamo salvarci il prima possibile, abbiamo ancora 5 partite e un ottimo vantaggio sulla quintultima. Tuttavia bisogna già da domani pensare alla prossima, abbiamo avuto un approccio sbagliato perché in sei minuti abbiamo preso due goal e quindi poi è diventato difficile recuperare la gara. Abbiamo creato diverse occasioni e situazioni per rimetterci in careggiata, non siamo stati bravi ma ci prendiamo le nostre responsabilità, io in primis, che sono uno dei più esperti e quindi questa squadra va sostenuta da qui a fine campionato perché sta facendo un egregio campionato. La linea percorsa è stata ottima finora, però le ultime due partite abbiamo perso e già da domani ci prepareremo per la prossima col Lecce in casa. Rammarico per gli episodi? Dopo un 3-0 non vale la pena guardare gli episodi, non dobbiamo avere alibi o scuse, abbiamo fatto diversi errori che martedì analizzeremo e cercheremo di farne esperienza e non ripeterle. Cosa ci siamo detti in spogliatoio? Siamo delusi e amareggiati, ci dispiace per i tifosi, ci dispiace per noi stessi e per tutto l’ambiente biancorosso non era la prestazione e il risultato che volevamo, però siamo ancora in linea col nostro obiettivo che è quello di salvarci il prima possibile. Le assenze? Eravamo comunque in 11 contro 11, non bisogna guardare i giocatori che mancavano, noi dobbiamo ripartire con la testa giusta ed essere più cattivi perché dobbiamo ancora salvarci e mancano 5 partite al termine. Cosa ti fa più arrabbiare? Dispiace perché nei primi 6 minuti abbiamo preso due goal evitabili e di conseguenza la partita si è indirizzata in modo difficile, molto difficile per noi, abbiamo cercato di dare una reazione ma dopo quando sei 2-0 è complicatissima la strada”.

Padella: “Ci è mancata quella cattiveria che abbiamo messo in altre partite, col Cittadella abbiamo speso tanto siamo andati ad Ascoli un po’ stanchi mentalmente. Oggi ci volevamo rifare perché ci siamo allenati bene in settimana e poi purtroppo prendi un autogol dopo due minuti e ti cambia totalmente la partita e l’inerzia della gara. Era una partita difficile, lo sapevamo e chi vinceva oggi metteva una seria ipoteca sulla salvezza. Loro l’hanno ottenuta ma noi abbiamo altre 5 partite dove cercheremo di ottenere quei punti che ci mancano per fare quello che il Vicenza era partito per fare, ovvero salvarsi in maniera tranquilla. Dopo Cittadella si parlava già di playoff, di classifica che poteva cambiare, però il nostro obiettivo è stato sempre lo stesso ovvero quello di salvarci, siamo a 8 punti dalla zona playout che sono tanti però, abbiamo ancora 5 partite, dobbiamo ottenere quei punti che ci servono per completare la salvezza. Sbagliato approccio? Purtroppo prendendo gol subito con un autogol cambia totalmente la partita. Io credo ci fosse anche fallo su Vandeputte in occasione del secondo, però poi la squadra un po’ ha reagito, è stata una giornata storta e da giocatore del gruppo, chiedo scusa soprattutto ai tifosi, alla piazza. Queste due sconfitte portano davvero qualche strascico però dobbiamo essere forti e compatti come lo siamo sempre stati e ottenere quei punti che ci faranno salvare. Lecce? Sarà un’altra partita difficile, contro un organico importante che può e che vuole andare in Serie A. Noi dobbiamo fare la partita da Vicenza, la partita che abbiamo fatto col Cittadella, col ChievoVerona e col Pordenone, non scordandoci che squadra siamo perché io non penso che due partite possano cancellare tutto quello che di buono abbiamo fatto. Avere 41 punti in questo momento sono tanti però ancora non bastano per essere salvi, quindi ci metteremo sotto con il lavoro da martedì e cercheremo di limitare il Lecce e portare a casa punti importanti”.

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