Oggi è stato presentato l’attaccante Samuele Longo che l’ultimo giorno di mercato ha siglato un contratto triennale con il club biancorosso.

Longo: “La trattativa si è conclusa nelle ultime ore di mercato anche se l’interesse del Vicenza era già arrivato alla fine della stagione scorsa. Ci sono stati degli interessamenti da parte di varie squadre, per motivi di mercato non si è potuto chiudere prima. Appena ho saputo dell’interesse del Vicenza ero contento, sono felice di aver portato a termine la trattativa e di essere qui a titolo definitivo.

Molti prestiti in carriera? Sicuramente non sono mai state esigenze mie, ero legato all’Inter per motivi di società. Non ho avuto possibilità di avere continuità in più posti, dove magari avrei desiderato rimanere perché mi ero trovato bene. Ho avuto anche anni belli, al Girona abbiamo ottenuto una promozione storica, in cui sono stato capocannoniere della squadra. Anche a Tenerife ho fatto un gran bel campionato, ma non c’è stata la possibilità di continuare. È una cosa che non controllavo e che non avrei mai desiderato. Ora sono qui a titolo definitivo credo che a 28 anni sia anche un po’ tardi per iniziare un nuovo percorso, però sono molto contento di essere qui.

Ognuno ha il suo vissuto, il mio mi ha portato tante esperienze. Ogni anno ho avuto la possibilità di imparare tanto anche al di fuori del calcio, tante esperienze che mi hanno formato e sicuramente sono contento. Da un punto di vista calcistico non è quello che desideravo, però oggi sono quello che sono grazie al percorso che ho fatto. Il mister? Il mister mi ha accolto bene, è molto concreto, mi ha detto che si aspetta di fare belle cose in campo. Più mercato in Spagna che in Italia? Penso sia dovuto al fatto che la prima esperienza importante l’ho fatta in Spagna ed è andata bene. Rientrato dal prestito mi sono operato alla spalla e ho giocato poco in Italia, dopo 2 anni sono ritornato in Spagna dove ho fatto bene, forse per questo avevo più mercato lì, perché mi conoscevano di più.

Ritorno a casa? È sicuramente un fattore positivo in più, ho avuto la fortuna di non avere mai avuto momenti in cui sentivo troppo la mancanza di casa, sapevo di poter sempre contare su determinate persone e quindi l’ho vissuta bene. Sicuramente già l’anno scorso fare i 6 mesi a Venezia è stato molto bello, non ero più abituato dall’età di 16 anni a vedere così spesso famiglia e amici.

Idoli? Ho avuto vari idoli, ho iniziato a giocare con Ronaldo il fenomeno, non oso paragonarmi a un mostro del genere. Adesso l’attaccante che ammiro di più e a cui mi ispiro un po’ di più a Lewandowski, per le caratteristiche che ha.

Le mie caratteristiche? Credo di essere un attaccante completo, sono forte fisicamente ma anche mobile, ho una buona tecnica e faccio tanto lavoro per la squadra, non mollo mai di un centimetro. Tanti attaccanti in squadra? Sicuramente è un fattore che creerà maggiore competitività interna, cosa che fa bene, questo deve dare beneficio alla squadra. Ho trovato un gran bel gruppo e si capisce che lavora insieme da tempo, ha un’idea di gioco ben definita, è molto più facile entrare in un contesto del genere. Obiettivo personale? Parto da un presupposto già diverso, voglio avere stabilità, cosa che mi è mancata. In campo voglio andare sopra i 10 gol. Conosco qualcuno della squadra? Ho fatto pochi mesi insieme a Simone Guerra a Piacenza e un ritiro con Loris Zonta all’Inter.

Perché il Vicenza? Vicenza è un progetto serio e ambizioso. Sicuramente la differenza l’hanno fatta anche le persone, ho avuto una bella impressione parlando con i dirigenti e direttori, quindi ho voluto venire qui. Mancanza dei tifosi? Speriamo tutti di tornare il prima possibile alla normalità. Anche se non ho mai giocato qui so per certo che qui la tifoseria si fa sentire tanto ed è calda. Spero proprio che sia possibile giocare davanti a nostri tifosi il prima possibile. È bello sentire l’appoggio della gente, più atmosfera c’è, più stimoli hai. La mia condizione? Mi sono allenato per conto mio gran parte dell’estate, le ultime due settimane abbiamo fatto qualcosa a Milano con altri ragazzi nella mia stessa condizione in uscita. Mi sento bene, sicuramente mi mancano il ritmo partita e un po’ lo stare in gruppo. In questi due giorni posso dire di sentirmi bene, non pensavo di riuscire ad adattarmi subito.

Grandi aspettative da giovane? Non ci ho mai pensato, credo che i giudizi vengono dati nel momento in cui uno vive, ho fatto molto bene in Primavera e si parlava così. Sono sempre stato lo stesso giocatore, però ci sono episodi che danno pieghe diverse alla carriera, ho avuto un po’ di infortuni che mi hanno bloccato, però sono molto tranquillo e la vivo serenamente, sono contento di essere qui, di avere stabilità e ho tanta voglia di dimostrare ciò che posso dare. Sono molto determinato e positivo quindi credo ci siano tutti i presupposti per fare bene”.

Condividilo!