Mister Brocchi ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Frosinone, in programma domani alle 16.15, allo stadio Benito Stirpe.

Brocchi: “Squadra più forte dopo il mercato? Pensiamo di sì, perché quando fai un mercato, lo fai per mettere dentro i giocatori che possano alzare livello tecnico della squadra.
Sicuramente la direzione tecnica ha fatto degli acquisti mirati su dei giocatori che hanno anche un’esperienza diversa, un vissuto diverso, quindi sicuramente il tasso tecnico si è alzato e adesso, come ho già detto, l’obiettivo principale e portarli tutti al 100% della condizione. Se pensiamo a giocatori come De Maio che ha già giocato tutte le partite da quando è arrivato, sicuramente di gara in gara è cresciuta la sua condizione, anche per Bikel la condizione è cresciuta, mentre Boli sta crescendo e invece Teodorczyk e Lukaku, sappiamo che dobbiamo aspettare ancora qualche giorno. Cavion sta bene e Da Cruz anche, ha bisogno di giocare e penso che dopo ogni partita e dopo ogni settimana la condizione di questi ragazzi migliorerà sicuramente.

Come ho già detto altre volte, ci salveremo all’ultima giornata di campionato perché dobbiamo recuperare tanti punti e quindi dobbiamo avere la consapevolezza che la partita con l’Alessandria è stata sicuramente una partita importante, una vittoria fondamentale. Ci tenevamo tutti, ci tenevamo a vincere davanti al nostro pubblico, ci tenevamo a dare una dimostrazione di forza e voglia di fare un’impresa importante. Però la vittoria non deve rimanere fine a se stessa, deve portarci un pensiero più forte, che se abbiamo l’atteggiamento giusto, se mettiamo in campo qualità tecniche, ma anche qualità morali proprio dal punto di vista dell’agonismo e della voglia di raggiungere un risultato, possiamo dire la nostra contro chiunque.

Cappelletti? Non ha recuperato, ne avrà almeno per 15 giorni, fortunatamente è meno grave di quanto potessimo pensare in un primo momento.
Meggiorini non partirà, perché purtroppo non è riuscito a recuperare dalla partita. Per lui, come ho sempre detto, non sempre è stata una scelta tecnica, ma è stata una scelta legata ad una carta d’identità che purtroppo non si può tirar via, se si potessero tirar via quattro-cinque anni a Meggio saremo tutti felici. Lui poi è un grandissimo professionista, si cura, lavora tantissimo, però purtroppo ho sempre qualche problema che lo può condizionare e l’altro giorno per necessità e volontà, anche sua, è stato in campo tanto, ha giocato quasi tutta la partita e dopo purtroppo vengono fuori dei problemi e vanno gestiti. Meggiorini da qui alla fine della stagione va gestito. Sarà fondamentale, perché è un grande professionista, che si cura, che ha tanta voglia ancora di essere determinante.

Mancini? E’ un ragazzo che ha delle grandissime qualità, è giovane e non possiamo mettere sulle sue spalle al 100% una salvezza importante come quella che dobbiamo ottenere noi, ma è un ragazzo che ha enormi potenzialità.

Diaw? Io gli ho sempre visto la luce, è un giocatore caratteriale, un giocatore che sicuramente non ha fatto tanti goal nel periodo iniziale della stagione, perché ne aveva fatto solo uno, ma le prestazioni sono sempre state importanti, caratteriali, vive, non è mai stato l’attaccante apatico. Magari a volte un eccesso di generosità, gli toglieva la lucidità sotto porta. In realtà abbiamo visto nella partita dell’altro giorno che anche quando mette in campo una grandissima generosità, come quella della partita con l’Alessandria, può comunque essere decisivo.

Cavion? L’ho fatto giocare senza un allenamento con la squadra proprio perché lui è pronto, è uno di quei giocatori che conosce la categoria, per di più lui si è sempre allenato, sta bene fisicamente. E’ sicuramente pronto per partire dall’inizio, è sicuramente pronto per giocare una partita ad alta intensità. Poi è un ragazzo talmente a modo, talmente solare, talmente amico, chiamiamolo così, che si è fatto subito voler bene. Molti giocatori li conosceva già, quindi si è integrato in un giorno, perché lo sappiamo che i giocatori che vengono da fuori hanno bisogno di un attimo di tempo in più per integrarsi con i nuovi compagni, avendo culture diverse, modi diversi, invece Cavion è anche tornato a casa.

Ranocchia? E’ un giocatore importante, Pippo ha fatto un girone di andata stupendo, dove ha messo in risalto le sue grandi qualità che deve mettere al servizio della squadra. Adesso ci sono anche altri giocatori di qualità importante e deve riuscire a lavorare insieme a loro, se penso al lavoro che può fare lui insieme a Da Cruz, penso che nel momento in cui riusciranno a capire che l’uno può essere importante per l’altro, potrebbero fare un ulteriore salto di qualità in avanti, sia lui che Da Cruz.

Boli? E’ sempre stato bene dal punto di vista fisico, adesso lo sto proprio vedendo integrato nel gruppo, sta capendo anche le richieste che gli facciamo, perché, quando arrivi da altri campionati, magari non sempre si curano dei dettagli che magari in Italia sono fondamentali. È un ragazzo che si è integrato benissimo, sta lavorando molto bene e nelle partite dove entrato, a parte Lecce, ha subito dato vivacità, ha preso dei falli importanti in zone molto delicato del campo, quindi è un ragazzo che ha un potenziale che sicuramente ci darà una grossa mano.

Io sono il primo che deve mettere la faccia sempre nelle varie situazioni, abbiamo avuto dei problemi nel girone di andata proprio per la reazione a degli schiaffi che prendevamo durante la gara. Non era un problema di impegno, non era un problema di mancanza di voglia di vincere, ma magari sono quelle situazioni in cui ti trovi, che subentrano nella testa dei giocatori. La speranza e il lavoro che faccio io con loro, è proprio per avere un livello di agonismo alto,senza guardare gli avversari.

La maglia? Non sono mai stato nella mia carriera uno molto scaramantico, ma ci sono delle cose, dei gesti, delle situazioni che ti possono portare ad avere un qualcosa di bello, che unisce, che stimola, che fa capire il messaggio. Il messaggio mio è sempre lo stesso, che noi abbiamo troppo bisogno dei nostri tifosi perché i nostri tifosi sono fondamentali e quindi il fatto di riuscire a creare con loro una sintonia, un aiuto reciproco, può aiutare i nostri ragazzi nei momenti di difficoltà, nei momenti belli. Più siamo uniti e più riusciremo a venir fuori dalle difficoltà”.

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