Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della finale di ritorno contro la Carrarese, in programma domani alle ore 17:30, allo stadio “dei Marmi”.
Mister Vecchi: “Ho sensazioni positive proprio perché siamo usciti da una partita complicata come quella dell’altra sera con la sensazione di avere una squadra ancora in condizione e che ci crede in questa impresa, in questa vittoria, in questo sogno. Vogliamo arrivare al 9 giugno per festeggiare tutti insieme. Abbiamo dimostrato di saper soffrire in alcuni momenti che non sono stati facili fin dall’inizio con l’infortunio a Ronaldo che ci ha scombussolato i piani, Rossi è entrato a freddo. Abbiamo dovuto prendere le misure ad una squadra ben organizzata, che come noi ha fatto un girone di ritorno importante, Calabro ha fatto un lavoro importante e abbiamo visto l’altra sera che è un osso duro. Noi lo siamo altrettanto e non vediamo l’ora di poter giocare questa gara e di mettere in campo tutto quello che abbiamo. E’ l’ultimo sforzo e abbiamo la consapevolezza di essere un gruppo forte, con le nostre grandi armi che ci hanno portato fin qui, andiamo a giocarci questa finale.
Gruppo forte? E’ un gruppo eccezionale che si sta spendendo tutto e anche di più, qualcuno purtroppo ha messo a repentaglio la propria salute e domani qualcuno stringerà i denti perché abbiamo bisogno di tutti. Sappiamo qual è la strada e qual è l’obiettivo. Abbiamo fatto il nostro percorso importante, ragionando sulla prestazione chiunque abbia giocato. Abbiamo fatto altre partite senza Ronaldo, Ferrari e Golemic facendo sempre bene perché fuori abbiamo giocatori bravi. Quelli che sono andati via a gennaio hanno giocato quasi tutti. Chi era qua, anche chi aveva giocato poco, ha fatto sempre presenze anche da altre parti. Non saremo al 100% del nostro potenziale ma quello che possiamo dare ora al 100% ci può far vincere la partita
Ferrari e Tronchin come stanno? Sono tutti a disposizione, si sono allenati con la squadra. Poi se sta fuori Ferrari, giocherà Pellegrini, che ha vinto l’anno scorso il campionato, vuol dire che abbiamo alternative di valore. Delle Monache ha già fatto cento partite in serie C. Lattanzio l’anno scorso, quando è andato via ha giocato da titolare un girone di ritorno ad Arzignano. Quando escono da Vicenza giocano e sono all’altezza della situazione. Io sono fiducioso che nonostante le defezioni che ci sono, ci presenteremo alla grande.
Laezza? Sta bene, stamattina ha fatto un po’ meno ma siamo fiduciosi possa essere della partita.
Cuomo l’ha definita la partita della vita? Dobbiamo essere anche equilibrati perché abbiamo speso tanto come loro e dobbiamo essere consapevoli che la nostra forza è sempre stata di pensare una partita per volta, cercando di farla sempre al massimo. E domani andiamo in campo per fare sicuramente la partita della vita, puntando a fare la prestazione, perché poi a noi i risultati sono sempre venuti.
Centrocampo con Rossi, Talarico e Greco? Può essere una soluzione. Oggi Tronchin ha dato segnali importanti. Vediamo, noi non abbiamo giocato molto spesso così ma può essere una variante.
Si parte dallo 0-0? Proprio per questo è inutile fare ragionamenti, dobbiamo pensare come abbiamo fatto fino adesso che è stata la nostra forza, puntare forte su questi ragazzi e mirare su questo obiettivo che domani ci andiamo a giocare. Ci giochiamo tanto e ci dobbiamo giocare tutto.
Carrarese meno spavalda domani? Per tutte e due vale la stessa cosa, la posta in palio è alta. Noi l’altra sera, anche se abbiamo preso qualche sberla, l’abbiamo portata fuori giusta la partita e da lì si riparte.
Zero tiri loro? Pochi ma è una squadra che ti mette pressione, quindi dobbiamo alzare il livello ma se facciamo quello che sappiamo, l’abbiamo sempre resa dura agli altri.
Unione dei tifosi e attaccamento dei giocatori? L’unione che c’è tra società, squadra, tifosi, ambiente, stampa è un qualcosa di eccezionale, non saremmo arrivati fino a qua se non si fosse creata questa cosa. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti, di tirare fuori le ultime energie. La passione che c’è qui si sente e sentiamo anche la responsabilità di questo. Vogliamo regalare il sogno a noi stessi ma soprattutto a questa piazza, non sarà facile, ma ce la metteremo tutta. Questo gruppo ha dimostrato che è legato alla maglia, alcuni l’hanno dimostrato anche rimettendoci fisicamente. Quando siamo arrivati c’era un periodo di contestazione, uno al campo di allenamento all’epoca ci aveva detto che stavamo allontanando anche i loro figli dal tifare Vicenza, spero invece che con queste prestazioni si sia avvicinato qualche ragazzino.
Ronaldo? Ronaldo viene via e oggi era in campo.
Il terreno in sintetico? Abbiamo avuto la fortuna di averci giocato ad Avellino, ma lì abbiamo fatto fatica non per il campo bensì perché abbiamo giocato con poco coraggio e contro una squadra dal potenziale offensivo importante e ci hanno messo in difficoltà. Cambia poco, Della Morte a Vercelli ha giocato cinque anni sul sintetico o alcuni giovani che sono cresciuti allenandosi sui sintetici, contano l’atteggiamento e la mentalità e su questo siamo forti.
Domani loro giocheranno più sugli esterni? Dal punto di vista tattico sappiamo che alternano un paio di moduli, dipenderà dalla vena di qualche giocatore. Il loro modo di giocare lo conosciamo.
La forza del gruppo si è vista dalle parole di Ronaldo e Golemic? Non mi sbagliavo quando sono arrivato e nonostante le critiche che c’erano su questi ragazzi, sono usciti i valori veri altrimenti non saremmo qua. Sono dei professionisti seri, avevano bisogno di essere sostenuti ed aiutati. Quello è stato il segreto, aiutare e sostenere degli uomini e dei ragazzi, prima che i calciatori”.