Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della sfida di Coppa Italia Serie C contro l’Atalanta U23, in programma domani alle ore 21:00, allo stadio “Caravaggio”.

“Volevamo passare il primo turno proprio per riuscire a confrontarci contro una squadra che, anche lo scorso anno, si è dimostrata molto competitiva e l’ha confermato partendo subito molto bene, anche in questo pre campionato. Serve a noi per fare valutazioni e aumentare il livello di intensità, attenzione e di tutto ciò che serve da domenica in campionato. La gara di domani è un test importante per arrivare pronti alla prima di campionato. Mi aspetto di veder migliorata la condizione atletica, la brillantezza e alcuni automatismi, anche se dobbiamo cambiare tanto per forza di cose. Mi aspetto comunque di vedere maggiore intensità anche mentale, maggiore attenzione in alcune situazioni difensive, che non riguardano solo i difensori ma tutta la squadra e che servono per arrivare dove vogliamo.

Difesa? Abbiamo la squalifica di Sandon, Laezza non è al 100%, oggi valuteremo cosa fare. Mi auguro di poterlo utilizzare almeno per un po’.

Zamparo? Ha preso questa botta forte, ieri si è allenato con il gruppo, non è ancora guarito del tutto ma ieri ha espresso la volontà di esserci. Purtroppo, è una botta forte in un gruppo molto fastidioso, ci auguriamo stia meglio.

Indisponibili? Morra è ancora squalificato, così come Sandon. Talarico lo valuteremo oggi, si è allenato a parte ma sembra stia bene. Cester, invece, sta ancora recuperando dal problema al piede.

Procuratori di Della Morte? Io resto su quello che hanno detto il giorno prima a Trivenetogoal, quello che è uscito sul sito di Catanzaro che contraddice ciò che ha detto il giorno prima, l’ho letto pure io, ma sinceramente non lo so. Per fortuna non sappiamo cosa scrivono in Grecia nell’altra squadra greca che lo vorrebbe (ride, ndr). Io posso dire solo quello che so del ragazzo, che a Vicenza sta bene e che vive bene la piazza, vive bene lo staff, vive bene i compagni, l’ha detto anche suo padre l’altro giorno al Giornale. Ovvio che per lui possa essere un’opportunità la Serie B o il campionato greco, sia professionale che economica, però il Vicenza è una società forte, che vuole vincere il campionato e non può privarsi di giocatori forti. L’ha già detto la proprietà, dal punto di vista tecnico io sono ovviamente d’accordo. Ma non sono d’accordo su com’è gestita la situazione umana e morale perché vivendo il ragazzo mi rendo conto che lui sta soffrendo, dunque va trovata una soluzione che possa avvicinare, che è la stessa cosa che ha detto il procuratore l’altro giorno e che anche la società sa che deve trovare un equilibrio diverso da un punto di vista economico e magari professionale per il prossimo anno. In modo tale che Matteo possa tornare ad essere il giocatore spensierato e sorridente che conosciamo, perché così non regge la pressione. Ha degli acciacchi dovuti alla difficoltà mentale di vivere questo momento e ora si è fermato nuovamente per un problema fisico. Tutto ciò ricade su di lui. Occorre trovare una soluzione, perché se si va allo scontro, si perde tutti. C’é un’entourage, c’è il calciatore che vede un’ambizione, dall’altro lato c’è una società che vuole vincere e quindi non può privarsi del giocatore più importante. Non so cosa succederà, se rimane e come rimane, viviamo alla giornata, partendo dal presupposto che la proprietà ha detto che è incedibile e di conseguenza ha fatto una richiesta molto alta. Però il giocatore è stato valorizzato dal Vicenza e da questo gruppo di lavoro e lui ne è consapevole e riconoscente. E’ un ragazzo d’oro che sta soffrendo questo momento, dove è un po’ “sballottato” a destra e sinistra. Io sono fiducioso del fatto che quando si calmeranno le acque e non verranno appiccati micce o incendi, il ragazzo tornerà ad essere quello che conosciamo.

Leverbe? Devo fare complimenti all’entourage e ai direttori perché fino all’altro giorno non era mai uscito il suo nome. Si è lavorato molto bene, siamo vicini, mancano i dettagli ma spero sia una cosa dei prossimi giorni. Il suo curriculum parla da solo, è uno di quei giocatori che avevamo nel mirino e mi auguro possa arrivare già all’inizio della settimana, perché in quel ruolo siamo carenti.

Mercato che chiude il 30? A noi allenatori il mercato con il campionato in corso dà fastidio, è normale, perché si creano queste dinamiche e questi problemi e quasi mai si creano opportunità. Perché poi magari si muovono giocatori che arrivano all’ultimo momento, arrivano impreparati e devono integrarsi nel gruppo. Quindi difficilmente diventano colpi, o comunque accade poche volte. Noi se ultimiamo il difensore, ci manca poco. Eravamo già messi così un mese fa, la società ha operato molto bene nell’inserire giocatori importanti dentro a un gruppo importante, nonostante la difficoltà di sostituire giocatori che lo scorso anno hanno dimostrato di essere forti. Stiamo completando l’organico ben prima della fine del mercato e di questo sono molto contento.

Non aver impiegato Morra in gare ufficiali? Dispiace, purtroppo la squalifica ce l’ha tolto per queste gare di Coppa Italia. Anche l’altro giorno a Montecchio è stato tra i più positivi e ha siglato un gran goal, si sta allenando bene.

Squadre B? Le realtà B danno lustro alla categoria, mettendo le basi per un futuro importante per certi giocatori, poi sono realtà serie e organizzate. Alzano il livello e si è visto, si parla di calcio in crisi in C e queste realtà spingono il livello verso l’alto. Se poi in squadre più blasonate o piazze più importanti non si sa fare calcio ad un certo livello, penso a piazze che sono attualmente in Serie D o che faticano in C, non è certo dovuto alle seconde squadre, anzi deve essere un motivo per spingerle a lavorare meglio”.

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