Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della sfida contro la Giana Erminio, in programma domani alle ore 18.30, allo stadio Romeo Menti.

“Quanto ci vorrà per una svolta? Credo ci sia stata una svolta decisa, ritrovando una squadra compatta, unita, con uno spirito e atteggiamento giusto. La squadra arrivava da otto reti subite in tre partite e nelle ultime due gare disputate, sono stati subiti zero goal, rischiando con l’Albinoleffe in una situazione, mentre con l’Alessandria in nessuna. Dal punto di vista del gioco, invece, dobbiamo cercare di fare qualcosa in più, nell’avere qualche soluzione offensiva in più e di proporla in campo, nell’essere una squadra ancora più propositiva. Però abbiamo visto un’impronta di squadra in queste due partite, con l’Albinoleffe si è visto, abbiamo creato le nostre occasioni contro una squadra che subisce sempre poco. Dobbiamo fare qualcosa in più. La svolta deve arrivare attraverso i risultati, con una maggior fiducia e diventando pù prolifici sotto porta e questo si costruisce anche attraverso una miglior condizione, presenza in area di rigore e altre cose su cui stiamo cercando di lavorare. Quando parlo di goal fatti, non parlo mai esclusivamente degli attaccanti, sarebbe ingeneroso mettere la croce addosso al Ferrari di turno o a un altro, ma parlo anche di palle in attive. Il Mantova, primo in classifica, ha siglato dieci reti con i difensori. Quindi, quando parlo di essere più presenti ed efficaci sotto porta, parlo anche dei centrocampisti e dei difensori, parlo dunque della squadra in generale. Così come chiediamo ai nostri attaccanti dei sacrifici, quando la palla è in mano agli avversari.

Difesa a quattro? Ci stiamo lavorando, l’innesto di Cuomo ci può permettere delle soluzioni in più e per questo ringrazio la società per avercelo messo a disposizione. E’ un giocatore che ha giocato in piazze e categorie importanti, è sceso dalla Serie B, è allenato e pronto perché ha anche avuto un buon minutaggio, ci può permettere queste soluzioni sulle quali stiamo lavorando. Davanti? Della Morte e Jimenez ci possono dare in mezzo al campo qualità in più, mantenendo il giusto equilibrio. Voglio vedere una squadra solida e tosta. Vorrei vederla giocare in un certo modo, ma questo lo costruiremo attraverso l’allenamento. Più giocatori di qualità abbiamo in campo, meglio è dal punto di vista del gioco, sulle idee invece domani dobbiamo lavorarci. Domani comunque all’inizio rimarrò con la difesa a tre.

Cuomo è pronto? Si è sempre allenato e ha fatto un buon minutaggio in questa prima parte di stagione. Ci sarà una mano importante. Ne avevamo bisogno perché con l’uscita di De Maio e con Pasini che non è a disposizione, eravamo corti. Inoltre, ci può garantire anche il passaggio alla difesa a quattro.

Quali sono i pregi e i difetti di questo Vicenza? E’ un gruppo che si allena con lo spirito giusto, professionale, che lavora bene e che non lascia nulla al caso. I giocatori sono consapevoli. Il difetto è che manca un po’ di brillantezza, dall’esterno sembriamo compassati, perché è una squadra muscolare. C’è bisogno di più brillantezza e spero attraverso il lavoro che arrivi anche il brio.

A disposizione? A parte gli squalificati e i lungodegenti, ho tutto il gruppo, compreso Tronchin che la settimana scorsa ha avuto qualche problemino, è venuto lo stesso in panchina, ma di fatto non era a disposizione. Questa settimana si è sempre allenato.

Su cosa sto intervenendo in maniera decisa? Sulla qualità del gioco e sulla predisposizione dei giocatori a giocare per essere padroni della partita e riuscire a gestirla il più possibile, sull’avere delle idee. A volte, si fidano un po’ troppo dell’individualità, aspettano la giocata del singolo, invece dobbiamo ragionare di squadra, arrivando insieme a non prendere goal e arrivando insieme a fare goal. Dobbiamo essere tutti propositivi.

A cosa ti riferisci per qualità del gioco? Sia l’aspetto fisico che tecnico. Riuscire ad essere più vivaci e intraprendenti. Da collettivo che si muove insieme. Dobbiamo far rendere al massimo tutti i giocatori per quelle che erano le aspettative. Domani andiamo ad affrontare una squadra che ha gli stessi punti nostri, ma la loro aspettativa era la salvezza, magari anche attraverso i play out. Invece, hanno gli stessi nostri punti. Vuol dire che qualcosa non è quadrato e qualcuno non ha reso al 100%. Il motivo non lo so, ma a me tocca cercare di farli rendere al 100% e vedere se questa è veramente una squadra di grande qualità, nel momento in cui tutti riusciranno ad esprimersi al 100%. Il mio compito è farli esprimere al 100% e poi metterli in campo. Sulla carta tanti ragionano su quello che è stato fatto, ovvero questo giocatore l’anno scorso ha fatto o due anni fa ha fatto ma nel calcio conta il presente.

Quanto conta l’aspetto psicologico? Tanto, perché sono un gruppo di ragazzi consapevoli, sanno che tutti si aspettavano molto di più da loro e vorrebbero riuscire a fare qualcosa in più, ma non sempre ci sono riusciti.

Che scalino mi aspetto in più domani? Mi aspetto più opportunità di gol, situazioni di gioco e vorrei mantenere l’imbattibilità. Riuscire a dare continuità e non subire goal, è una crescita, crei i presupposti per poter vincere la partita. Arrivo da una stagione, dove ho vinto il campionato subendo pochissimo ma in genere ho allenato sempre squadre che hanno fatto parecchi gol. E’ stata un po’ un’eccezione, mi auguro di riuscire a trovare il giusto equilibrio: subire il meno possibile ma essere anche più prolifici.

L’indisponibilità di Ronaldo? Abbiamo due assenze per esperienza, personalità e presenza che sono pesanti. Laezza e Ronaldo sono due giocatori forti. Giocheremo con un giocatore in grado di sviluppare il gioco, con grandi geometrie, come Fausto Rossi. Sono tranquillo perché abbiamo alternative valide, è un organico importante e tutti quando giocando devono dimostrare di essere da Vicenza. In queste due partite ho fatto delle scelte, dando una certa continuità, poi però mi aspetto che chi entra mi possa dare delle altre soluzioni.

L’esito di domani dipende da come andiamo in campo? Mi piacerebbe diventare così. Essere una squadra che sa che se va in campo e fa la partita, ha grandi possibilità di vincere. Ad ora non so se sia ancora così. Dobbiamo cercare di costruire questa cosa, avere la consapevolezza che facendo la fase difensiva e offensiva in un certo modo, ci porta a determinate cose. Questo renderebbe più sereno anche per me, perché significherebbe aver trovato una certa forza e che se fai quello che sai fare, la partita la porti a casa. In questo momento non abbiamo ancora in mano il nostro destino, per le mie sensazioni attuali. Ma mi auguro domani di vedere qualcosa in più.

Se ho trovato le difficoltà che mi aspettavo? Da fuori fai delle valutazioni, credo siano state azzeccate. Con i Direttori abbiamo condiviso le necessità di questo gruppo, i punti di forza e di debolezza. Dobbiamo riuscire a far girare la ruota dalla parte giusta, perché comunque questa squadra, per una parte di stagione, ha fatto bene, bisogna solo far ripartire gli ingranaggi giusti.

Esigenza di fare interventi sul mercato? Ne abbiamo già parlato, credo di essere stato molto chiaro e così lo è stato anche il Direttore Matteassi ieri in conferenza. Tempistiche? Il mercato è difficile, si stanno muovendo pochi giocatori, non è facile cedere, né prendere i giocatori giusti. Come fatto per Cuomo, mi auguro che riusciamo ad arrivare ancora a qualcosa di diverso, ma questa realtà si è già impegnata molto nel costruire questo organico, su qualcosina ci può essere il bisogno di fare, però siamo anche in tanti”.

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