Mister Dan Thomassen ha incontrato la stampa, in vista della sfida di domani contro il Pordenone, in programma alle ore 14:30, allo stadio Romeo Menti.

“Rischio ubriacatura? Il rischio ci può essere in generale come concetto, ma per noi non deve assolutamente esistere. Abbiamo conquistato un trofeo e un vantaggio notevole sui playoff, ma come ho ribadito ai ragazzi, questo vantaggio va sfruttato. Fino al 7 di maggio, avremo una ventina di allenamenti e due partite, poi quando inizieranno i playoff non riusciremo più ad allenarci perché avendo pochi giorni tra le gare, sarà tutto un recupero e una preparazione della gara successiva. Per noi deve essere un percorso che continua in crescita e diventa un investimento vero e proprio tutti i giorni. Altrimenti rimane solo un trofeo.

I ragazzi? Li ho visti bene, ovviamente contenti e consapevoli di quello che c’è da affrontare adesso.

Scelte per aumentare il minutaggio di alcuni nelle prossime due gare? Ci sono tante cose da prendere in considerazione, diventa una questione di priorità. Dobbiamo essere bravi a distinguere le cose: una cosa è come approcciamo gli allenamenti e le partite sulle quali dobbiamo porre la massima attenzione; poi con lo staff, invece, dobbiamo prendere in considerazione il fatto che magari ci siano giocatori che devono fare minuti, altri che magari devono farne meno, però questo non è collegato necessariamente all’abbassare l’attenzione. Dobbiamo essere focalizzati sul presente.

Ndiaye sparito dai radar? Con me ha già fatto una partita con l’Arzignano, allargo il discorso anche ad altri, ho tutto l’interesse nel coinvolgere tutta la rosa perché il percorso dei playoff è lungo e con tante partite ravvicinate. Ci sarà bisogno di tutti. Maissa si sta impegnando ed è nella mia testa per domani insieme ad Oviszach.

Ierardi? Mario procede, abbiamo fatto questa mattina il punto della situazione con lo staff medico e contiamo di avere sia lui che Valietti e Dalmonte per la prima dei playoff. E’ in linea con il programma, contiamo di aggregarlo in parte al gruppo, non la prossima settimana, ma quella dopo.

Arriva Di Carlo e caricherà i suoi? Personalmente mi farà molto piacere incontrarlo, è una persona che ha segnato la storia del Vicenza da giocatore e da allenatore, sarà un onore per me potergli stringere la mano. Il Pordenone ci obbligherà a mettere in campo tutto quello che io sto chiedendo ai ragazzi: aggressività e grande attenzione, contro una squadra che sarà molto determinata. Sono contento che arrivi una partita di questo tipo.

Vicenza può impedire al Pordenone di arrivare secondo? Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi. Se riusciamo a migliorare la nostra classifica, da qui alla fine, potremmo anche trovare un vantaggio più avanti. Dobbiamo semplicemente pensare a creare i presupposti migliori per noi.

Far riposare Ferrari? Chi dovrà ricaricare le pile o riposare, è chi ha qualche problema fisico. Tutti gli altri si devono allenare forte, calcoleremo i carichi fisici di ognuno. Quando giocheremo ogni 4 giorni non ci potremo allenare, quindi queste settimane prime dei playoff saranno importanti come investimento, da un punto di vista tecnico, tattico, fisico e mentale.

Rolfini? Ci sono delle considerazioni da fare sul dare minutaggio a giocatori che ne hanno avuto meno in questo periodo, senza rinunciare però a tutto il resto, perché ritengo di avere una rosa che può darmi tanto in termini di ampiezza. Quindi è aumentare il minutaggio ad alcuni, più che dare riposo ad altri, non mi piace il termine riposo, siamo professionisti e correre, lavorare e sudare deve essere all’ordine del giorno.

Il giovane Mores? Dispiace tantissimo per Giovanni. Era con noi da un po’ e lo conosco da quando sono qua. Quest’anno ho avuto la fortuna di allenarlo in Primavera, sono veramente dispiaciuto, perché stava facendo un bel percorso, siamo tutti qui per dargli una mano”.

Condividilo!